La piccola ricevette, specialmente dalla madre, un'ottima
educazione morale. Nella sua gioventù seguì la religione indigena dei suoi
antenati.
Arrivati però alcuni missionari francesi della Compagnia di
Gesù, che riuscirono a stabilirsi a Tananarive, presto seguiti dalle Suore
della Congregazione di S. Giuseppe di Cluny, Rasoamanarivo fu tra le prime
ragazze ad essere iscritte alla scuola aperta dalla Missione.
L'insegnamento della religione cattolica e l'esempio della
vita dei Padri e delle Suore fecero un'impressione cosi profonda sulla
fanciulla, allora tredicenne, che chiese di essere ricevuta nella Chiesa.
Battezzata il 1° novembre 1863, ricevette in questa occasione il nome di
Vittoria, presagio delle molte lotte che essa avrebbe dovuto sostenere a causa
della sua fede e del suo amore per la Chiesa cattolica.
